CHE COSA È SUCCESSO ALLA RAGNOMOBILE?
di FABIO VOLINO

 

La gloria, a volte è effimera, a volte (anche se più raramente) è duratura. La gloria: oggi la si può acquistare in mille modi, il mezzo televisivo è quello più efficace. Assapori il piacere di essere riconosciuto, ammirato: adorano per nove giorni i tuoi segni distintivi. Finché al decimo divieni di ordinaria amministrazione. E arrivato all' undicesimo vieni dimenticato. Non sei più di moda, già, la moda, non esiste nulla la cui longevità sia talmente breve che quasi non la vedi arrivare.
È capitato a molti, soprattutto a coloro che cavalcano la moda del momento, alimentando una passione che nell' immediato può portare ingenti somme di denaro, ma che a lungo termine rischia di rivelarsi come un fallimento totale. Prendiamo questi due soggetti ad esempio, Carter e Lombardo, agenti pubblicitari. Come dite, non vi ricordano nulla? La cosa non mi stupisce affatto. Dovete sapere, infatti, che in un' epoca i cui tempi erano molto più ingenui seppur a volte velati di tragedia costoro contattarono l' eroe noto come Uomo Ragno perché sponsorizzasse per la Corona Motors una macchina avveniristica ed ecologica, una tipologia di macchine che si supponeva avrebbe spopolato nei decenni successivi (ma il non tenere conto dello strapotere delle case produttrici di automobili fu probabilmente un grosso errore). Il nostro eroe, un po' perché era in bolletta un po' perché sotto sotto l' idea gli piaceva, accettò l' offerta dopo qualche finta recalcitranza e, con l' aiuto del suo compare Johnny Storm, la Torcia Umana, ideò lei… la Ragnomobile!
Ok, forse il nome era decisamente pacchiano e scontato, ma per quei tempi era un belvedere ed un belsentire. E considerato che l' Uomo Ragno non aveva la patente… il divertimento era assicurato. Solo che, per via della famosa legge di Murphy (che applicata ai supereroi e ai loro amici e familiari si moltiplica per mille), le cose andarono solamente male. Vi era un mago degli effetti speciali, si chiamava Daniel Berkhart, e voleva vendicarsi dell' Uomo Ragno, ritenuto il principale responsabile del suicidio di Quentin Beck, il primo Mysterio (era solo uno dei tanti finti suicidi di supercriminali, ma vaglielo a spiegare). Tormentò l' arrampicamuri con le più folli allucinazioni, una delle quali fece precipitare la tanto amata Ragnomobile nel decisamente poco pulito fiume Hudson.
La Corona Motors si risentì un pochino per questo e, tramite Carter e Lombardo, intimò all' Uomo Ragno di recuperarla immediatamente se non voleva pagare una forte penale (tralasciamo il fatto che non era stato firmato alcun contratto). Il nostro baldo eroe obbedì, ma qualcuno l' aveva preceduto. Ora, io non so spiegarvi bene perché Kingpin ed il Riparatore trovassero così interessante la Ragnomobile per poterla impiegare contro l' Uomo Ragno, fatto sta che la dolce vettura divenne peggio di Christine la macchina infernale grazie alle modifiche apportate dal folle nonché geniale inventore. Ma alla fine Spidey ebbe la meglio e, essendo ormai la Ragnomobile ridotta ad un rottame, la riconsegnò a Carter e Lombardo. In un certo senso per lui fu la fine di un incubo.
Sono passati molti anni: Peter Parker si è sposato e ha una figlia. Ha perso alcuni amici per strada, altri ne ha guadagnati. La sua vita si è evoluta da quel lontano giorno. Carter e Lombardo, invece, probabilmente vivono ancora nel passato. Ma il presente, con tutte le sue drammatiche implicazioni, sta per investirli.
Carter sta facendo volare alcuni aeroplanini di carta lungo tutto l' ufficio quando il suo collega rientra, il viso sconsolato. "Cosa è successo?" chiede ansioso Carter.
"Cosa vuoi che sia successo?" ribatte Lombardo "Non ci fanno più credito, ridono di noi e delle nostre trovate, nessuna azienda ci fornisce da tempo del lavoro. Cosa accade? Accade che stiamo per chiudere baracca e burattini, amico mio". Nel loro, è giusto farlo notare, capiente ufficio hanno trovato posto anche i vari rottami della Ragnomobile (che i due considerano il loro miglior affare di sempre): un regalo di benservito della Corona Motors per i loro servigi o presunti tali. Sono sparsi tutt' intorno, con un po' di pazienza la si potrebbe ricostruire. Ma chi ha la pazienza di farlo in questo momento?
"Stiamo per dichiarare bancarotta?" esclama Carter "Dopotutto quello che abbiamo fatto, dopo che abbiamo diffuso qui negli Stati Uniti la moda del tamagotchi e quella degli Sfinteremon? Dopo che grazie a noi gruppetti di serie B come gli Aqua e le Spice Girls sono divenute nel nostro paese icone della musica ed arte moderna? Dopo la campagna presidenziale di Bruce Schwarzenegger ci fanno questo?".
"Forse è invece un qualcosa che ci siamo cercati noi: non abbiamo mai cercato altre strade oltre a quelle che ci sembravano le più facilmente percorribili. Ed ora ne paghiamo il prezzo".
"Ma allora non c'è proprio nulla che possiamo fare?". Lombardo scuote il capo e Carter piomba sconsolato sulla sua sedia cigolante.

Qualche giorno dopo.

Sono arrivati gli ufficiali giudiziari ed hanno posto sotto sequestro l' immobile per ricavarne qualche soldo con cui pagare i creditori dei due pubblicitari. Carter e Lombardo osservano il crollo della loro carriera sotto i loro occhi.
"Ed ora che faremo?" si domanda Carter "Io non so fare altro che il pubblicitario!".
"Troveremo un modo, vedrai".
"Sì, si dice sempre così, poi si finisce per strada a chiedere l' elemosina. Il grande sogno americano che si avvera".
Stanno per andarsene via quando un ufficiale giudiziario li richiama:"Ehi, voi due, avete dimenticato qualcosa!". Carter e Lombardo si voltano, vedendo l' ufficiale che indica i rottami della Ragnomobile. "Non penserete certo che possiamo ricavare qualcosa da questo scempio, la carcassa di questa similauto è vostra e ve la porterete via a vostre spese".
"Ehi, bello!" balza su Lombardo "Guarda che quell' auto ha fatto la storia di questa città: l' ha guidata l' Uomo Ragno in persona mentre andava ad affrontare Goblin. L' Uomo Ragno, il salvatore della nostra città. Porta un po' di rispetto".
"Certo che se questa è un auto che ha fatto la storia, ha fatto decisamente anche una brutta fine" è il cinico commento dell' ufficiale "Allora, ve la portate via con le buone o con le cattive?".
I due pubblicitari si guardano reciprocamente:"La tua auto o la mia?" è la loro domanda comune. "Entrambe" è la successiva, altrettanto comune, risposta.

Moda. Può esistere un qualcosa di meno fievole, passeggero, instabile e variabile di ciò? Con ogni probabilità no. Moda: è l' isteria collettiva che coglie improvvisamente una buona fetta di popolazione, prima solitamente compassata e civile, quando un qualche oggetto mirabilmente nuovo e "trendy" (qualsiasi cosa voglia mai dire) entra a far parte con forza del tessuto sociale. Non hai quella cosa? Sei "out"! Non ti vesti in un determinato modo? Non sei "cool" e le ragazze o i ragazzi ti evitano manco avessi la peste bubbonica. Le mode cambiano più rapidamente di quanto cambino i gerghi giovanili e, sempre come i gerghi giovanili, non introducono nulla di nuovo: si limitano a riciclare idee stantie del passato. Ma dietro la moda vi è il denaro e questo spiega molte cose. Sarà per questo che ciò che dura in eterno raramente viene adocchiato o preso a modello, eppure è ancora lì. Alla fine trionfante.

Coffee Bean Bar.

Carter non sa perché sia voluto venire qui, in questa caffetteria ritrovo più che altro di studenti universitari pieni di piercing e trucchi insoliti. Ma forse un vero motivo non c'è, ci è entrato e basta. Una piccola bevuta è quanto gli serve per dimenticare i recenti dispiaceri capitategli.
"Cosa desidera?" gli chiede la barista.
Carter è inizialmente tentato di chiedere un caffè macchiato, poi opta per un doppio whisky: così potrà dimenticare meglio. Una volta che il bicchiere è davanti a lui, lo contempla per alcuni minuti come se fosse una sacra reliquia. Lentamente lo afferra e sta per portarselo alle labbra quando qualcuno lo prende per un braccio. Un giovane ragazzo dai capelli castani.
"Non mi pare che abbia molta voglia di berlo" commenta il ragazzo.
"In effetti no" conferma Carter.
"Brutta giornata, eh?".
"Pessima".
"Comunque mi creda, questo non lo aiuterà. Cameriera, per favore, ci porti due caffè".
"Sembra molto saggio per uno della sua età".
"Ne ho passate molte, anche il dramma dell' alcolismo. So cosa si prova quando si inizia: in lei vedo i primi sintomi e, se posso evitarle di farsi del male, beh, lo faccio".
"È che fino all' altrieri ero un celebre agente pubblicitario, poi ad un tratto arriva qualcuno e dice:'Non puoi più fare niente, sei fallito'. Ed è come se il mondo mi crollasse addosso".
"Eh sì, sono frasi che si corre il rischio di sentire spesso. Ma a prima vista lei non mi pare un uomo arrendevole, cos'è che la butta così giù?".
"Forse l' aver alla fine compreso che in tutti questi anni io ed il mio socio ci siamo dedicati solo a cose di nessuna importanza: potevamo impiegare meglio le nostre risorse".
"E chi dice che sia ormai troppo tardi?" ribatte il ragazzo "Secondo me avete grandi idee, nascoste lì dentro da qualche parte, dovete solo trovarle".
Carter sorride:"Chissà, forse non ce lo meritiamo alla fin fine. Ci siamo arricchiti un po' ai danni di tutti, persino dell' Uomo Ragno".
"Ah, Spidey: ero il suo più grande fan un tempo, avevo anche fondato un fan club".
Il volto di Carter si illumina come se avesse fatto una importante scoperta"È a conoscenza dell' esistenza della Ragnomobile? È un nostro progetto".
Il ragazzo scuote la testa:"Temo di no. Sono comunque sicuro che, se Spidey ha guidato una macchina, doveva essere la migliore. Economica e all' avanguardia".
"In effetti…". Il volto di Carter si illumina nuovamente. "Può ripetere, per favore?".
"Ho detto che la macchina era sicuramente…".
"Sì, può essere una soluzione!" esclama il pubblicitario alzandosi con un agile scatto dalla sedia "Devo parlarne subito con Lombardo". Sta per uscire fuori dal locale quando torna indietro:"Che maleducato che sono: a momenti dimenticavo di salutarla".
"È riuscito a trovare quella grande idea nascosta nella sua testa?".
"Credo proprio di sì. E per questo devo ringraziare anche lei, …".
"Eugene. Mi chiamo Eugene".
"Grazie, Eugene: presto sarà testimone diretto di grandi novità. Ah, il caffè…".
"Non si preoccupi, lo pago io".
Carter ringrazia ancora ed esce finalmente dal bar, mentre Eugene rimane vicino al bancone, il volto che da sereno diviene cupo e triste. Osserva il bicchiere di whisky lasciato da Carter e, senza pensarci, lo beve in un sol fiato.

Abitazione di Lombardo.

"Sei impazzito" è il laconico commento del proprietario dell' immobile.
"Ma no che non lo sono" ribatte Carter "Pensaci bene: rifletti attentamente su ciò che ti ho detto e poi dimmi veramente ciò che senti".
Lombardo si volta, a guardare parte dei resti della Ragnomobile presenti nella sua casa (altre parti sono nel suo garage, altre presso l' abitazione di Carter), china il capo e poi dice:"Ammettiamo che io sia d' accordo con te… da dove iniziamo?".
"Da lei" risponde Carter indicando i rottami.
"Hai forse qualche conoscenza di meccanica e motori?".
"Mio padre era un meccanico: da piccolo lo guardavo lavorare per ore e ore".
Lombardo si mette le mani sulla faccia:"Siamo proprio in ottime mani, allora. Certo che la tua deve essere stata una infanzia problematica".
E così, dopo aver radunato tutti i pezzi nell' ampio garage di Lombardo, i due cominciano: vite dopo vite, bullone dopo bullone, goccia di sudore dopo goccia di sudore. Passano i minuti, le ore, i giorni ed anche un paio di settimane. Ma alla fine il lavoro viene terminato e la Ragnomobile è tornata alla vita! Piena di polvere, certo, ma pur sempre, nuovamente, tutta d' un pezzo. Carter e Lombardo la osservano con tenerezza, come se stessero ammirando un figlio. Poi Lombardo dice:"E ora?".
"Dobbiamo solo trovare qualcuno più folle di noi. Sarà mica una impresa difficile?" è la risposta di Carter.

Un paio di giorni dopo.

"Mr. Lambs, la prego, non ci cacci via come hanno fatto gli altri" implora Lombardo.
"Datemi un buon motivo per non favlo" replica l' industriale.
"Oggi la gente non ne può più di tutte queste macchine dispendiose" avanza Carter "Che consumano benzina neanche fossero delle pompe. E che inquinano soprattutto! Questa macchina invece rappresenta tutto il contrario: non è dispendiosa, consuma poco e non inquina!".
"Adesso non esageviamo".
"D' accordo, inquina meno delle altre. Non può sprecare un' occasione del genere".
"Mi avete fovse pveso pev un filantvopo?".
"No, l' abbiamo presa per un industriale" ribatte Lombardo "Che vuole il meglio per sé e per la sua azienda: un prototipo di questa automobile è già a disposizione. Tutto quello che le chiediamo è che mandi dei suoi tecnici fidati ad esaminarla fin nei minimi particolari: se la vettura non sarà di suo gradimento le rimborseremo il disturbo per il tempo sprecato. Ma non sarà affatto tempo sprecato".
Lambs osserva i due pubblicitari improvvisatisi meccanici per svariati secondi, quasi a voler capire se ci sono o ci fanno, poi congiunge le sue mani e dice:"So già che mi pentivò di questa scelta".

Non se ne dovette pentire.

Fu un grande successo. La Ecomobile. Una campagna pubblicitaria senza precedenti, Carter e Lombardo erano maestri in questo genere di cose: ma in questo caso più delle parole contarono i fatti. Un' auto che consumava davvero poca benzina e già si pensava di poter sfruttare un combustibile alternativo, non inquinante. Il motore del futuro.
Alla presentazione parteciparono più di duemila persone festanti ed inneggianti. Migliaia di coriandoli sommersero i due pubblicitari pieni di gioia. Ad un certo punto l' auto venne portata all' esterno, per fornire una dimostrazione delle sue capacità: un corteo immenso la seguiva. Un corteo che un tizio appollaiato su un tetto non poté far a meno di notare:"Uhm, non so come mai, ma quella macchina mi sembra familiare". Poi lanciò una ragnatela e sparì nel blu azzurro che dominava la giornata.
Fu il trionfo definitivo per Carter e Lombardo, il loro capolavoro, che permise loro di entrare nella storia. Da quel giorno in poi per i due la vita fu una continua discesa: premi, onorificenze, ringraziamenti, elogi, gioia, felicità, benessere. Alla fine Carter e Lombardo sposarono rispettivamente Gwen Watson e Mary Stacy e vissero per sempre felici e contenti.

FINE